Il matrimonio in Giappone

Per addentrarci sempre di più nella cultura giapponese oggi approfondiamo l’usanza del matrimonio in Giappone, kekkonshiki 結婚式. Quali sono le tradizioni, come si festeggia, che cosa rappresenta?

 

Anticamente, come in Europa, il matrimonio in Giappone nasceva come accordo tra due famiglie in base allo stasus sociale e alla condizione economica. Se in Italia e in generale in Europa la pratica dei matrimoni combinati non è più diffusa, non avviene in Giappone dove, ancora oggi, è risaputo che il matrimonio non sia sempre un giuramento d’amore ma che sia ancora un’unione scelta dalle famiglie. 

Il matrimonio in Giappone a differenza di quelli europei, in particolare italiani, non ha nulla a che fare con la religione, anzi, è considerato esclusivamente civile e si effettua in comune compilando il certificato di matrimonio che deve essere firmato dai due sposi e da un testimone.

Inizialmente, il matrimonio non aveva un vero e proprio rituale, ma fu con l’Imperatore nel periodo Edo che venne istituito il matrimonio secondo il rituale shintoista.

La cerimonia è ricca di gesti che scandiscono l’unione: inizia con un rituale di purificazione, successivamente la sposa e lo sposo si scambiano per tre volte una tazza di sake che sancisce l’unione tra i due sposi, le due famiglie.

Oggi però non tutti i giapponesi si sposano secondo il rituale shintoista, ci sono infatti molte coppie che preferiscono sposarsi all’”occidentale” affittando ristoranti e locali per la data del felice giorno.

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